“Bruised Wings”, il primo videoclip dei Violet Clouds girato fra gli scenari naturali di Monticchio

“Bruised Wings”, il primo videoclip dei Violet Clouds girato fra gli scenari naturali di Monticchio

 “Bruised Wings” è il primo videoclip dei Violet Clouds, girato a Monticchio, paesaggio naturale del Vulture, in Basilicata, nei luoghi dove il progetto musicale è nato e trae ispirazione. I passi di danza della ballerina Rossella Iacovone nello spazio verde, si alternano ai movimenti dei tasti del pianoforte suonato dal musicista Vincenzo Paolino e ai disegni dell’illustratore Gianni Papapietro, sulle note di una musica cinematografica densa di colori.

Tratto dall’album “Daylight”, il videoclip è stato realizzato da un team creativo composto da Vania Cauzillo, Giovanni Marino, Giovanni Salvatore, Martina Nogarotto, con la coreografia di Marco Magrini.

Uscito nel luglio 2020 sui principali store digitali, “Daylight” è una raccolta di composizioni per immagini, di concezione classica e lineare.  Un percorso musicale e letterario sospeso fra l’incanto dell’infanzia ed il suggestivo fascino dei ricordi, la malinconica nostalgia e la gioia dello stupore, gli amori pensati e quelli inaspettati, le note suonate e quelle dimenticate. Un paesaggio sonoro e poetico che si nutre degli splendidi scenari nei quali è stato concepito, conducendo idealmente e ciclicamente da atmosfere notturne ed intime della Luna a quelle più giocose del giorno, fino ad approdare alla dolcezza del crepuscolo.

Il progetto musicale dei Violet Clouds, nasce da un’idea del pianista Vincenzo Paolino, del polistrumentista Daniele D’Alessandro, del tastierista Pierangelo Lapadula e dello scrittore Raffaele Irenze, il cui sodalizio trae ispirazione dagli elementi del paesaggio del Vulture, l’area della Basilicata di cui sono originari i quattro autori.   Tra i prossimi progetti dei Violets Clouds c’è una esibizione live con un quartetto d’archi e la realizzazione di un cortometraggio con le musiche di “Daylight”.

 “Daylight” è distribuito dalla casa editrice Soundiva e prodotto dall’Associazione Culturale Vulcanica, che opera in percorsi artistici e culturali nel territorio lucano del Vulture, organizzando dal 1999 il Vulcanica Live Festival. Dal 2020 Vulcanica co-organizza l’Open Sound Festival (www.opensoundfestival.eu). Sul sito di Vulcanica (www.associazionevulcanica.it) è possibile scaricare il libretto del disco, impreziosito dalle illustrazioni di Andrea Carbone e dalle poesie di Raffaele Irenze.

Il videoclip del brano “Bruised Wings” è disponibile sul canale Youtube dei Violet Clouds: https://www.youtube.com/watch?v=K1xRDy5VZNU

Credits:

VIOLET CLOUDS “Bruised Wings”

Pianoforte

Vincenzo Paolino

Arrangiamenti e orchestrazioni

Daniele D’Alessandro

Arrangiamenti e sintetizzatori

Pierangelo Lapadula

Paesaggi letterari

Raffaele Irenze

Danzatrice

Rossella Iacovone

Coreografie

Marco Magrini

Illustrazione

Gianni Papapietro

Team Creativo

Vania Cauzillo

Giovanni Marino

Giovanni Salvatore

Martina Nogarotto

Assistente di produzione

Vito Recine

Violet Clouds

BIO

Vincenzo Paolino, Matera

Ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di otto anni, diplomandosi poi al Conservatorio “G. da Venosa” di Potenza. Ha insegnato in diverse scuole di musica e portato progetti musicali nelle scuole primarie. Per molti anni ha anche suonato nel Complesso bandistico della sua città, Rionero in Vulture (PZ). Con un master in direzione artistica e management musicale, ha all’attivo una lunga esperienza di organizzatore di concerti e spettacoli teatrali per l’Associazione Culturale Vulcanica, promotrice dello storico Vulcanica Live Festival, di cui è direttore artistico. Dal 2014 al 2020 ha lavorato per il progetto di Matera Capitale europea della cultura 2019. Dal 2021 è assistente di produzione per progetti video di promozione territoriale.

Penso che la musica sia un sentimento, paragonabile alle più importanti emozioni dell’uomo. Può farci venire la pelle d’oca, per quanta intensità in essa può esistere. Ha un suo profumo ed una sua specifica malinconia. Ascoltare o suonare musica è un investimento esistenziale, perché ha in sé il tempo e contemporaneamente lo scorrere del tempo. Ha il potere sublime del ricordo, molto più forte di una fotografia. E’ condivisione ed insieme una canzone per gli amanti.

Raffaele Irenze, Atella (Potenza)

Ha iniziato a scrivere poesie da quando aveva 13 anni, affascinato dalla “redenzione” e dalla catarsi che caratterizzano la scrittura. Laureato in D.A.M.S., indirizzo Arti Visive, ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie nel 1999 ed è presente, con i suoi versi, in diverse antologie. Soggettista e sceneggiatore per alcuni cortometraggi che hanno conseguito importanti riconoscimenti, ha pubblicato nel 2019 il suo nuovo lavoro intitolato “Poesie per Amori pensati e Pianoforti dimenticati”. Da anni fa parte della giuria del premio letterario nazionale “Le cantine di Pasolini”.

La scrittura è liberarsi di noi stessi e dei limiti che il nostro vivere quotidiano ci impone. Ha il tragicomico dovere di raccontare qualcosa che è vera a metà, con una logica di impatto che, soprattutto nella poesia, ha i chiaroscuri della fotografia. La parola è una lingua di fuoco, che ci ferisce ed al contempo ci salva.

Pierangelo Lapadula, Rionero in Vulture (Potenza)

Il suo primo approccio con la musica è iniziato in tenera età, provando a riprodurre i jingle della tv con i giocattoli elettronici. All’età di sette anni ha iniziato lo studio del pianoforte classico che è proseguito fino all’adolescenza. È stato contaminato dalla musica dei Pink Floyd e dei Dream Theater, più recentemente da Steven Wilson e Neal Morse in ambito progressive-rock. Ha collaborato con diverse associazioni teatrali attraverso spettacoli in tour di cui due negli Stati Uniti e in Canada nel 2009 e nel 2010. Nel 2012 ha suonato in concerto con Ian Paice, batterista dei Deep Purple, nel 2013 e nel 2015 con Claudio Golinelli bassista di Vasco Rossi, nel 2014 con Claudio Dirani batterista dei Modà, nel 2015 con Andrea Braido chitarrista di Vasco Rossi e di altri artisti italiani.

Èimportante l’origine di ogni cosa; nel suono tutto parte da una vibrazione che si trasmette nell’aria, nelle emozioni tutto parte da un palpito che si riversa nell’anima. Attraverso la Musica può essere svelata la Natura dell’uomo; essa si materializza come intimo fondamento svelando la parte celata della sua vera essenza. Divulgare la propria arte è l’equivalente impronta dell’uomo sul suolo lunare, ne sancisce il suo transito e lo immortala nella Storia.

Daniele D’Alessandro, Bologna

Ha iniziato lo studio del clarinetto a 11 anni, affascinato dai primi ascolti di musica classica e jazz: la grandezza lirica di Verdi in “Trovatore” e l’indimenticabile “Intermezzo” della “Cavalleria Rusticana” di Mascagni. Sul lato B della cassetta un virtuosissimo Eddie Daniels improvvisava sui suoi brani più belli. Laureato in clarinetto presso il Conservatorio “G. da Venosa” di Potenza, ha intrapreso gli studi in “Musica da Film” al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna. Inizialmente dedito allo studio della musica classica, pian piano inizia ad allargare il raggio della sua attività artistica che lo vede in progetti al fianco di Domenico Caliri (Festival Angelica al Teatro S. Leonardo di Bologna), Stefano di Battista (Teatro “Celebrazioni” di Bologna). Partecipa a vari dischi di jazz come ospite solista (Lost in Supermarket di Giovanni Ghizzani, Pinturas di Ugo Moroni, Non inizia bene neanche questo weekend di Claudia Cantisani, Funfara della Banda Osiris) e ha all’attivo diversi progetti in cui si alterna tra synth, orchestrazioni e clarinetto. Fra questi spiccano i Nuwa, progetto a suo nome. Nel 2019 realizza in collaborazione con Sergio Bachelet le musiche per il cortometraggio “Skenè” di Donato Larotonda e Marco Vodola vincendo il primo premio a New York nel concorso “Two Roads International Film Festival”.

Ho studiato musica da film per una ragione: imparare a tradurre le musicalità delle immagini. Da sempre (dalle origini di ascoltatore dell’opera) mi ha affascinato questo saper usare la musica come “colorante”, nonostante credo sia un linguaggio puro.

CREDITS

Violet Clouds 

“Daylight”

  1. ECLIPSE
  2. LUNA
  3. SERENADE FOR A BLUE STAR
  4. BRUISED WINGS
  5. DAYLIGHT
  6. CHILDREN’S LAUGHTER
  7. LITTLE WALTZ FOR A LILAC FLOWER
  8. WAITING FOR YOU
  9. SEPTEMBER
  10. UNSAID
  11. THE EVERLASTING BUTTERFLY
  12. NIGHTFALL
  13. BEYOND DESIRE

VIOLET CLOUDS

Pianoforte

Vincenzo Paolino

Arrangiamenti e orchestrazioni

Daniele D’Alessandro

Arrangiamenti e sintetizzatori

Pierangelo Lapadula

Paesaggi letterari

Raffaele Irenze

Concept

Raffaele Irenze e Vincenzo Paolino

Musiche di Vincenzo Paolino eccetto “Serenade For a Blue Star” e “Beyond Desire” di Vincenzo Paolino e Daniele D’Alessandro

Arrangiamenti di Daniele D’Alessandro nelle tracce n. 1/2/3/5/6/7/8/13

Arrangiamenti di Pierangelo Lapadula nelle tracce n. 4/9/10/11/12/13

Pianoforte registrato ad aprile 2019 presso Showhouse di Francesco Mancusi, Potenza.

Tecnico del suono: Federico Falasca

Arrangiamenti registrati tra giugno 2019 e gennaio 2020 presso Violet Studio Records.

Mixato da: Federico Falasca

Editing a cura di: Federico Falasca

Illustrazioni: Andrea Carbone

Progetto Grafico: Donato Bencivenga

Ufficio Stampa: Caterina Venece

Social Media: Roberta Giuliano

Fotografie: Giovanni Marino

Prodotto da Associazione Culturale Vulcanica, edito e distribuito da Soundiva

Facebook: violetcloudsmusic

Instagram:  violetclouds__music

Youtube: Violet Clouds Music