“Conversazioni al confine. Paesaggi della cultura: incontro tra psicanalisi, scienze umane e sociali”: il 18,  nell’ambito del progetto SPI “Psicanalisi e Periferie”, convegno con Martino Lo Cascio

“Conversazioni al confine. Paesaggi della cultura: incontro tra psicanalisi, scienze umane e sociali”: il 18,  nell’ambito del progetto SPI “Psicanalisi e Periferie”, convegno con Martino Lo Cascio

Sabato 18 marzo 2023 alle ore 9 presso l’Unibas in via Lanera a Matera è in programma il convegno “Conversazioni al confine. Paesaggi della cultura: incontro tra psicanalisi, scienze umane e sociali” organizzato dal progetto SPI “Psicanalisi e Periferie” con Martino Lo Cascio. 

Il perimetro della città di Matera sarà percorso per due giorni, a piedi e quasi fosse un pellegrinaggio laico, da Martino Lo Cascio, nell’ambito del Convegno nazionale “Conversazioni al confine. Paesaggi della cultura: incontro tra psicanalisi, scienze umane e sociali” organizzato dal progetto SPI “Psicanalisi e Periferie”.

Lo Cascio ha pubblicato vari testi per il teatro e la narrativa ed è autore di documentari a sfondo sociale. Stavolta, da artista poliedrico e sempre alla ricerca di nuove suggestioni e avventure, ha scelto Matera per inaugurare una modalità di esplorazione urbana che ripeterà in altre località.

Di cosa si tratta? “Nei due giorni che precedono il convegno, camminerò lungo i bordi sfrangiati di Matera – ci ha risposto – come un sonar, uno scandaglio, un rabdomante in cerca di segnali, messaggi, flebili pulsazioni che possano indicare lo status dinamico del confine tra città e non-città. Rendendone conto in forma di scrittura narrativa e foto. O di silenzi”. Una fotografa, Nicole Cervi, lo seguirà lungo l’intero tour provando a documentare il suo sguardo, gli incontri, l’esperienza imprevedibile “che si spera – aggiunge sempre Lo Cascio – sia ricca e puntellata di sorprese, contrattempi, stupore e persino fallimenti del piano previsto!”.

L’azione, dal titolo emblematico “Matera, sul filo della frontiera”, si comporrà anche di momenti in cui l’autore depositerà “tracce” lungo l’itinerario, passi di scritture che interagiscano concretamente con gli abitanti dei territori di periferia. “Come afferma Wim Wenders, «ci sono paesaggi, siano essi città, luoghi deserti, paesaggi montani, o tratti costieri, che reclamano a gran voce una storia». Io credo che le frontiere delle periferie appartengono a questi luoghi che spasimano qualcuno che li ascolti e li canti. Io ne curerò l’incipit. La storia la potranno poi scrivere gli abitanti”.

I materani potranno dialogare indirettamente attraverso un indirizzo mail e whatsapp.

Le date del “cammino” sono il 16 e il 17 Marzo, per concludersi il 18 Marzo con la restituzione in forma di foto e lettura durante i lavori del convegno presso l’Università degli Studi della Basilicata, al Campus di Matera, Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo.

In copertina, particolare della locandina (immagine di Sofia Lupo)