Come se avessi le ali. Le memorie perdute

Come se avessi le ali. Le memorie perdute

Chet Baker
“Come se avessi le ali. Le memorie perdute”

Domenica 21 dicembre
Casa Cava ore 19:30
Ingresso libero

ChetBaker

Il progetto multimediale, ideato e realizzato da Pasquale Mega, è un omaggio al grande trombettista americano Chet Baker, morto in circostanze misteriose nel 1988 all’età di 59 anni.
Attraverso la lettura di brani (a cura di Carlo Dilonardo) tratti dal libro autobiografico “Come se avessi le ali. Le memorie perdute”, si ripercorrono i principali avvenimenti che hanno caratterizzato la vita e la carriera musicale del famoso jazzista.
Il tutto è supportato da video che lo ritraggono mentre suona, da interviste che lo vedono protagonista e dall’esecuzione dal vivo, a cura di Pasquale Mega (pianoforte), Camillo Pace (contrabbasso) e Alessandro Campobasso (batteria), di alcuni tra gli standard preferiti da Chet Baker (My Funny Valentine, Autumn Leaves, Summertime ecc.)

edizioni

Dieci anni dopo la morte di Chet, viene scoperto un manoscritto nel quale egli svela la sua intensa e sofferta vita; in questo prezioso memoriale, si susseguono infatti ricordi d’infanzia, vividi e complicati rapporti d’amore, l’esperienza del carcere e delle droghe e infine – naturalmente – la musica; infatti, durante tutto l’arco della sua vita, Chet Baker torna sempre a rifugiarsi sotto le ali accoglienti delle note della sua tromba e della sua voce inconfondibile.
Questo straordinario diario, edito nel 1988 dalla Minimun Fax, con il titolo “Come se avessi le ali. Le memorie perdute”, e ristampato nel 2008 e nel 2009, è una lucida descrizione di una vita tormentata, di amori e passioni che esplodono e si esauriscono, di musica e musicisti entrati nella leggenda, ma anche di droga, di autodistruzione, di morte.
In queste pagine risulta evidente come la dipendenza dall’eroina e dalla cocaina si insinui lentamente nella sua vita, come il grande musicista ne sia consapevole e cerchi, in vari momenti della sua esistenza, di uscirne. Momenti di maggiore libertà dalla droga si alternano a pesanti cadute e pochi, comunque, sono i periodi in cui non ha problemi giudiziari.
Leggendo il libro ci si trova immersi in un’atmosfera simile a quella di tanti film: Chet Baker è infatti, nella sua vita, emblematico di un atteggiamento trasgressivo e provocatorio della cultura americana del secondo dopoguerra.

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